Damiano replica Ufficio Parlamentare Bilancio flessibilità

Una pronta replica arriva da Cesare Damiano, Presidente Commissione Lavoro alla Camera, dopo la simulazione effettuata dall’Ufficio Parlamentare Bilancio, riguardante la flessibilità in uscita tra proposta di legge Damiano e Progetto Boeri, Damiano difende i costi che la sua proposta di legge, Pdl 857 Damiano-Gnecchi,  che comprendono anche i lavoratori pubblici mentre l’Upb non ne ha tenuto conto e sottolineando che avendo dati disagreggati può fare solo ipotesi di calcolo ma per dare solo un’indicazione dell’ordine di grandezza dei costi, vedi post di ieri 5 agosto 2016:  http://ingari.altervista.org/upb-confronto-proposta-legge-damiano-progetto-boeri-flessiblita-ape/

Il presidente Commissione Lavoro Damiano replica: ‘La proposta di flessibilità pensionistica presentata dal sottoscritto (Pdl 857 Damiano-Gnecchi), costerebbe 3 miliardi il prossimo anno e arriverebbe a 8 miliardi nel 2024, secondo i calcoli dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio. Mentre la proposta di Tito Boeri avrebbe un minore impatto sui conti pubblici: 650 milioni nel 2017 per arrivare a 2,8 miliardi nel 2024. L’Ape, invece, poiché nasce dall’esigenza di ridurre il più possibile l’impatto della flessibilità previdenziale sui conti pubblici, costerebbe di meno e sarebbe meno vantaggiosa per i lavoratori’.

Replica di Damiano all'Upb
CESARE DAMIANO

Aggiungendo: ‘Le simulazioni dell’Upb che escludono dal calcolo i dipendenti pubblici, si basano sull’ipotesi che tutti gli aventi diritto sfruttino l’opportunità di anticipare l’uscita dal lavoro. Questo aspetto va tenuto in grande considerazione: se la platea dei potenziali fruitori di una nuova normativa sulla flessibilità è calcolata al 100%, il costo e’ ovviamente molto più elevato. L’Upb, non disponendo di dati disaggregati, può fare solo questo tipo di calcolo per dare una indicazione dell’ordine di grandezza dei costi’ – Quando lo stesso calcolo viene fatto dall’Inps o dalla Ragioneria  che dispongono dei dati, è evidente che abbiamo delle sopravvalutazioni di costo che impediscono, nei fatti, di fare le leggi. Lo abbiamo già negativamente sperimentato con il Fondo dei lavori usuranti e con Opzione Donna’.

Infine Damiano conclude evidenziando le mancanze delle ipotesi dell’Upb: ‘Le platee calcolate al 100% non distinguono tra lavoro e lavoro: è come dire che hanno la stessa propensione ad andare in pensione anticipata gli addetti ai forni della siderurgia e i docenti universitari e che, soprattutto, hanno la stessa aspettativa di vita’;  in pratica Cesare Damiano risponde, tra le righe,  all’Upb che le simulazioni fatte sulla carta non hanno nulla a che vedere con i molteplici problemi esistenti nel tema pensionistico da risolvere e di conseguenza depistare il cittadino con calcoli non confacenti alle realtà in essere potrebbe creare solo confusione ed allarmismo mentre si dovrebbe allentare la tensione e infondere fiducia almeno fino a settembre, quando si concluderanno le decisioni in sospeso!

Fonte: PensioniBlog

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